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14 Febbraio 2022

La seconda intervista del ciclo è con il CUG dell'Università di Cagliari che ha visto coinvolti Francesco Mola - Magnifico Rettore ed ex Presidente del Comitato Unico di Garanzia - e Alessandra Orrù – Capo di Gabinetto dell'Ateneo.

L'intervista è stata effettuata nel mese di giugno del 2021.

 

Partiamo con una domanda centrale: qual è l'importanza del CUG in un ente pubblico?

Presidente Mola: Il CUG ha un'importanza fondamentale, soprattutto da un punto di vista strategico. È, infatti, uno strumento di affiancamento ai vertici dell'amministrazione che certamente non si sostituisce a essi ma può contribuire con la propria sensibilità ad affrontare i temi della parità di genere, dell'inclusione e della disabilità, dando uno “scossone” all'apparato dirigenziale e burocratico dell'Ateneo.

A questo proposito, quali sono state e quali saranno le attività che contribuiscono a portare in evidenza le tematiche da lei citate?

Presidente Mola: Sicuramente la Tessera Baby. Questa è nata da un'esigenza reale, dall'espressione di un bisogno da parte di una studentessa dell'Università di Cagliari che, accingendosi a diventare madre, aveva evidenziato in una lettera destinata agli uffici, le difficoltà e le rinunce in campo formativo a cui sarebbe andata incontro una volta nato il bambino. Il CUG si è quindi attivato con l'istituzione di una tessera che conferisse servizi alle dipendenti e ai dipendenti e alle studentesse e agli studenti con figli fino ai 10 anni. Il progetto è di fatto in progress; è pensato anche per i padri per poter garantire l'alternanza genitoriale, è soggetto a modifiche e implementazioni e alla costante attenzione da parte dei componenti del CUG, anche in base ai cambiamenti che avvengono a livello sociale e amministrativo al di fuori dell'Ateneo.

Quante persone hanno usufruito finora della Tessera Baby?

Dott.ssa Orrù: Nel 2020 sono state erogate circa 80 tessere su una popolazione studentesca composta da circa 25.000 persone.

Tra le vostre tante iniziative, potreste segnalarne altre che pensate sia utile condividere?

Presidente Mola: Nel nostro Ateneo sono state create le cosiddette Stanze Rosa, luoghi “protetti” per le famiglie, dotate di aree relax con poltrone reclinabili, fasciatoi e arredi per bambini, per far fronte alle varie esigenze dei genitori come, per esempio, poter allattare il proprio bambino, cambiargli il pannolino, intrattenerlo mentre un genitore sta svolgendo un esame o seguendo una lezione. A questi spazi sono state affiancate altre iniziative di supporto come la creazione di parcheggi dedicati alle famiglie e la possibilità di accedere alle lezioni in modalità e-learning. Va detto che ciò accadeva già da prima della fase pandemica.

Queste iniziative hanno permesso la partecipazione alla vita universitaria da parte di studentesse e studenti con figli e reso agevole la fruizione dei servizi per chi si è trovato in situazione di difficoltà (fisica, sociale, economica).

Un’altra importante iniziativa è lo Spazio Bambino - Ludoteca. Dietro a questo progetto vi è stato un lungo lavoro, compiuto in sinergia con i dipartimenti universitari di Pedagogia, Scienze della formazione primaria, e Psicologia che ha consentito tra le altre cose alle studentesse e agli studenti di frequentare un tirocinio formativo presso lo Spazio Bambino. Ciò ha permesso di garantire l'offerta di un servizio tutt'altro che episodico e sensibile alle necessità emerse dalle richieste del personale docente e non e dal corpo studentesco.

Inoltre è stato compiuto uno sforzo notevole nel tentativo di redistribuire e destinare le risorse economiche e umane per la realizzazione degli obiettivi di questo progetto educativo e formativo. Il budget di Ateneo infatti è fortemente vincolato, pertanto si è dovuto procedere con la valorizzazione delle risorse interne e affidarsi a servizi esterni laddove indispensabile, seguendo un'ottica di economicità e trasparenza. Si aggiunge, infine all'elenco dei servizi, l'Asilo nido aziendale, riservato ai figli delle dipendenti e dei dipendenti e a quelli delle studentesse e degli studenti, in un'ottica di inclusione generale dei fruitori del sistema universitario.

Quale crede sia la rilevanza specifica del CUG in relazione agli obiettivi in materia di pari opportunità sul lavoro?

Presidente Mola: Il CUG del nostro Ateneo, per fare un esempio concreto, in risposta a un vuoto che si è creato nel sistema welfare generale, ha avviato un'operazione di ascolto e cura nei confronti delle/dei caregiver che frequentano l'università: ai servizi offerti dalla Tessera Baby si è aggiunta così la possibilità di effettuare degli esoneri e di poter deciderne la data. Queste azioni stanno di fatto cambiando anche il rapporto tra il corpo docente e le studentesse e gli studenti, in una dinamica di viva e attenti messa a fuoco delle difficoltà di molti e il conseguente impegno costante nel cercare di affrontarle e risolverle.

Uno degli obiettivi principali dell'Ateneo è accrescere la qualità della didattica parallelamente all'incremento delle misure di sostegno per coloro che a vario titolo entrano in contatto con il sistema universitario.

È davvero importante far entrare a piccoli passi il cambiamento nelle strutture, tanto da farlo diventare quasi “un nuovo DNA” delle istituzioni universitarie. La vera conquista è quella di far recepire progressivamente le novità.

Aggiungo all'elenco il progetto SUPERA, finanziato da Horizon 2020, in collaborazione con altri enti di ricerca europei che ha avuto come obiettivo generale lo sviluppo di piani che contribuiranno al superamento delle disparità legate al genere nel mondo accademico. L’Università di Cagliari ha così elaborato e adottato per la prima volta il suo Piano di uguaglianza di genere.

In questa operazione è incluso il Bilancio di Genere, seguito e monitorato da una commissione mista (membri del CUG e non).

In che modo il vostro CUG cerca di migliorare il benessere organizzativo delle/dei dipendenti?

Presidente Mola: Uno tra gli esempi concreti di intervento per promuovere il benessere organizzativo è per noi il “diritto alla disconnessione”. In campo accademico, infatti, si verificano delle forti asimmetrie non solo a livello retributivo ma anche in termini di presenza lavorativa. Ad aggravare questo contesto si inseriscono ulteriori fragilità appartenenti al genere e alla disabilità. Noi abbiamo lavorato in questo senso, tutelando e rispettando gli orari lavorativi dei dipendenti, soprattutto durante il periodo di emergenza sanitaria.

Un’ultima domanda: come pensate che il Portale Nazionale dei CUG possa essere reso maggiormente fruibile?

Dott.ssa Orrù: Credo che vi siano numerose ripetizioni nel Format 1, in particolare per quanto riguarda le richieste inerenti alle tabelle, ai dati e alle azioni da inserire; andrebbe dunque “snellito”.

Presidente Mola: Personalmente credo si debba andare “oltre” le Relazioni inserite dai Presidenti dei CUG, dal momento che queste vengono compilate in forma burocratica e rispondono a criteri formali di adempimento più che a vere esigenze di sensibilizzazione e comunicazione sui temi di pari opportunità, uguaglianza di genere e benessere organizzativo nelle pubbliche amministrazioni.