La terza intervista del ciclo è con il CUG dell’Agenzia delle Entrate che ha visto coinvolti Gabriella Alemanno – Presidente CUG e Direttore regionale Campania; Paola Di Napoli – supplente, Area di staff Direzione Campania; Antonella Pellegrino - supplente, Ufficio formazione, comunicazione e sviluppo Direzione Toscana; Cristina Livoti – effettivo, Ufficio contenzioso e riscossione, Direzione Sicilia; Natalia Veglia – effettivo, Ufficio Relazioni sindacali e normativa del lavoro, Direzione centrale Risorse umane e organizzazione; Maria Spiriti – supplente, Direzione centrale Risorse umane e organizzazione; Enrico Virdis - effettivo, Relazioni sindacali e normativa del lavoro – Direzione centrale Risorse umane e organizzazione; Giuliana Longo – supplente, Direzione provinciale di Crotone.
L'intervista è stata effettuata nel mese di luglio del 2021.
Presidente Alemanno, può parlarci della composizione e delle attività più significative del CUG che presiede?
Presidente Gabriella Alemanno: il nostro CUG è un’eredità del Comitato per le Pari Opportunità ed è composto da 40 membri, metà dei quali designati dall’amministrazione e metà dalle organizzazioni sindacali. L'Agenzia delle Entrate conta oltre 35.000 dipendenti ed è tra le più grandi amministrazioni aderenti alla Rete Nazionale dei CUG. Tra le nostre buone pratiche voglio sicuramente segnalare la pubblicazione nel 2020 delle Linee guida per l'uso di un linguaggio rispettoso delle differenze di genere[1] con prefazione di Claudio Marazzini, membro dell'Accademia della Crusca.
L’Agenzia delle Entrate ha adottato operativamente quanto indicato nella pubblicazione anche grazie a iniziative di diffusione dell’uso di termini non discriminatori in tutti i documenti di lavoro (relazioni, circolari, decreti, regolamenti, ecc.). Inoltre, il CUG è attivo nella fase di sviluppo del Piano Triennale di Azioni Positive e ha adottato il nuovo Codice di condotta per la prevenzione e il contrasto alle molestie, al mobbing e a ogni forma di discriminazione a tutela della dignità delle persone, favorendone la conoscenza. Oltre al CUG, i soggetti coinvolti nel suo sviluppo sono stati la Divisione Risorse, la Direzione centrale Risorse umane e organizzazione, le Direzioni regionali e i/le Consiglieri/e di Fiducia.
In ambito comunicativo, il CUG dispone di una newsletter molto seguita che contiene articoli su temi d’interesse per i dipendenti dell’Agenzia, quali la discriminazione, la violenza di genere, il mobbing, lo smart working.
Per quanto riguarda altre azioni come l’applicazione di percorsi mirati per l’inserimento lavorativo di lavoratrici e lavoratori diversamente abili e il rafforzamento del ruolo dei responsabili per tale inserimento, bisogna dire che queste hanno subìto un rallentamento dovuto ad alcune questioni da risolvere legate al rispetto della privacy nella raccolta e mappatura dei dati sulle disabilità delle risorse. L’obiettivo è, infatti, offrire strumentazioni adeguate a ciascuna risorsa con disabilità. È tuttavia un tema vivo su cui stiamo cercando di trovare soluzioni adeguate su cui potremo darvi maggiori dettagli in seguito. Il progetto AgE, ereditato dal precedente CUG, è un'iniziativa volta a migliorare le condizioni delle/dei dipendenti over 55. Tuttavia, essendo questi un'ampia parte dell'intero apparato, l'azione non si configura come una priorità sulla quale investire ulteriormente. Si è pensato piuttosto di impegnare gli over 55 in un programma di mentoring per i nuovi manager in arrivo, circa 150, con consulenze mirate sul piano manageriale.
Quali sono state le maggiori difficoltà riscontrate in questo momento storico e quali le risorse messe in campo dal vostro CUG?
Presidente Gabriella Alemanno: Siamo molto fortunati. Al momento c'è una completa sinergia tra la Direzione del Personale e il CUG, un clima di forte sollecitazione e confronto che ci ha portato a lavorare in maniera efficace e utile.
Che consigli avete in merito all'implementazione del Portale Nazionale dei CUG, rispetto alle sue sezioni e funzionalità?
Dott.ssa Paola Di Napoli: In alcuni punti il Format 1 risulta farraginoso, vi sono infatti numerose ripetizioni, bisognerebbe a questo proposito operare una semplificazione ottimizzando le domande. Nonostante ciò, appare evidente il salto di qualità che si è voluto compiere per facilitare la compilazione da parte dei referenti amministrativi.
Dott.ssa Natalia Veglia: Un primo consiglio è quello di aumentare lo spazio di commento relativo alle azioni positive, in modo da poter inserire maggiori informazioni. A questo segue quello di rendere commentabili tutte le tabelle, anche con meno caratteri di quelli previsti e di specificare a cosa si riferiscono le considerazioni conclusive, se alle attività generali o a quelle specifiche del CUG. La sezione 5 in particolare, che fa riferimento alle Performance, ci ha indotti a ricollegarci necessariamente al PAP, ripetendo le azioni già descritte.
Un ultimo suggerimento è quello di consentire la consultazione delle azioni messe in campo da ogni CUG dividendole per tematica e tipologia di PA, utilizzando tag, parole chiave ecc., in modo da rendere la ricerca più fruibile. È importante che anche la sezione FAQ sia implementata con maggiori informazioni che possano agevolare il lavoro di chi compila i Format (soprattutto il Format 1), evitando di porre sempre le stesse domande. Sempre in un'ottica di semplificazione del lavoro dei dipendenti, sarebbe opportuno facilitare l'inserimento dei dati nelle tabelle, poiché non essendo in un formato standard, accade che venga compromessa la formattazione, rendendo necessari continui salvataggi. Ribadisco in ultima istanza l'utilità del format digitale, che ha segnato sicuramente una svolta per le/i dipendenti nella compilazione dei Format.
[1] Agenzia delle Entrate – CUG Linee guida per l'uso di un linguaggio rispettoso delle differenze di genere, 2020.