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Amministrazione
Comune di Torino
Regione:
Piemonte
Provincia:
TO
Comune:
Torino
CAP:
10138
Indirizzo:
Piazza Palazzo Di Citta' 1
Codice Amministrazione:
c_l219
Tipologia Amministrazione:
Pubbliche Amministrazioni
Categoria:
Comuni e loro Consorzi e Associazioni
Numero dipendenti dell’Amministrazione:
Oltre i 500

Sezione 1 - Dati del Personale

1.1 Personale per genere
Ripartizione del personale per genere ed età nei livelli di inquadramento
Uomini Donne
Tipologia di personale Inquadramento < 30 da 31 a 40 da 41 a 50 da 51 a 60 > 60 < 30 da 31 a 40 da 41 a 50 da 51 a 60 > 60
Organo di vertice Sindaco 0 0 1 0 0 0 0 0 0 0
Organo di vertice SEGRETARIA GENERALE 0 0 0 0 0 0 0 0 1 0
Organo di vertice direttrice generale 0 0 0 0 0 0 0 1 0 0
Dirigente di livello non generale Dirigenti a tempo Indeterminato 0 1 5 18 12 0 1 7 29 9
Dirigente di livello non generale Dirigenti a tempo determinato (Art. 110 T.U.) 0 0 1 4 0 0 0 1 2 0
Personale non dirigente ELEVATA QUALIFICAZIONE 0 1 43 104 77 0 2 49 143 56
Personale non dirigente AREA DEI FUNZIONARI ED ELEVATA QUALIFICAZIONE 29 64 110 200 200 50 127 246 393 187
Personale non dirigente AREA DEGLI ISTRUTTORI 69 142 270 477 169 49 266 653 1220 477
Personale non dirigente AREA DEGLI OPERATORI ESPERTI 5 22 54 125 116 2 15 95 362 329
Personale non dirigente AREA DEGLI OPERATORI 0 0 2 6 1 0 0 1 8 3
Personale non dirigente Collaboratori a T.D. art. 90 TUEL 0 6 5 2 1 2 2 6 3 0
Totale personale 103 236 491 936 576 103 413 1059 2161 1061
Totale % sul personale complessivo 1,44 3,31 6,88 13,11 8,07 1,44 5,79 14,83 30,27 14,86
Anzianità nei profili e livelli non dirigenziali, ripartite per età e per genere
Uomini Donne
Permanenza nel profilo e livello < 30 da 31 a 40 da 41 a 50 da 51 a 60 > 60 Totale Totale % (1) % di genere(2) < 30 da 31 a 40 da 41 a 50 da 51 a 60 > 60 Totale Totale % (1) % di genere (3)
Inferiore a 3 anni 81 146 123 34 5 389 36,70 16,91 93 268 237 70 3 671 63,30 14,14
Tra 3 e 5 anni 21 27 8 8 1 65 37,57 2,83 8 27 41 27 5 108 62,43 2,28
Tra 5 e 10 anni 1 23 40 26 7 97 27,71 4,22 2 64 118 59 10 253 72,29 5,33
Superiore a 10 anni 0 39 313 846 551 1749 32,02 76,04 0 53 654 1973 1034 3714 67,98 78,26
Totale 103 235 484 914 564 2300 103 412 1050 2129 1052 4746
Totale % 1,46 3,34 6,87 12,97 8,00 32,64 1,46 5,85 14,90 30,22 14,93 67,36
Personale non dirigenziale suddiviso per livello e titolo di studio
Uomini Donne Totale
Inquadramento Titolo di studio Valori assoluti % (1) Valori assoluti % (1) Valori assoluti % (2)
Elevata Qualificazione Dottorato di ricerca 2 50,00 2 50,00 4 0,06
Elevata Qualificazione Master di II livello 43 47,25 48 52,75 91 1,29
Elevata Qualificazione Laurea magistrale 95 42,99 126 57,01 221 3,14
Elevata Qualificazione Laurea 11 39,29 17 60,71 28 0,40
Elevata Qualificazione Diploma di scuola superiore 73 56,59 56 43,41 129 1,83
Elevata Qualificazione Inferiore al Diploma superiore 1 50,00 1 50,00 2 0,03
AREA DEI FUNZIONARI ED ELEVATA QUALIFICAZIONE Dottorato di ricerca 3 37,50 5 62,50 8 0,11
AREA DEI FUNZIONARI ED ELEVATA QUALIFICAZIONE Master di II livello 35 50,00 35 50,00 70 0,99
AREA DEI FUNZIONARI ED ELEVATA QUALIFICAZIONE Laurea magistrale 207 34,97 385 65,03 592 8,40
AREA DEI FUNZIONARI ED ELEVATA QUALIFICAZIONE Laurea 81 22,13 285 77,87 366 5,19
AREA DEI FUNZIONARI ED ELEVATA QUALIFICAZIONE Diploma di scuola superiore 275 49,19 284 50,81 559 7,93
AREA DEI FUNZIONARI ED ELEVATA QUALIFICAZIONE Inferiore al Diploma superiore 16 42,11 22 57,89 38 0,54
AREA DEGLI ISTRUTTORI Dottorato di ricerca 1 50,00 1 50,00 2 0,03
AREA DEGLI ISTRUTTORI Master di II livello 22 50,00 22 50,00 44 0,62
AREA DEGLI ISTRUTTORI Laurea magistrale 140 27,34 372 72,66 512 7,27
AREA DEGLI ISTRUTTORI Laurea 103 27,99 265 72,01 368 5,22
AREA DEGLI ISTRUTTORI Diploma di scuola superiore 797 32,02 1692 67,98 2489 35,33
AREA DEGLI ISTRUTTORI Inferiore al Diploma superiore 64 16,98 313 83,02 377 5,35
AREA DEGLI OPERATORI ESPERTI Dottorato di ricerca 0 0,00 0 0,00 0 --
AREA DEGLI OPERATORI ESPERTI Master di II livello 0 0,00 0 0,00 0 --
AREA DEGLI OPERATORI ESPERTI Laurea magistrale 10 43,48 13 56,52 23 0,33
AREA DEGLI OPERATORI ESPERTI Laurea 7 31,82 15 68,18 22 0,31
AREA DEGLI OPERATORI ESPERTI Diploma di scuola superiore 96 32,21 202 67,79 298 4,23
AREA DEGLI OPERATORI ESPERTI Inferiore al Diploma superiore 209 26,73 573 73,27 782 11,10
AREA DEGLI OPERATORI Dottorato di ricerca 0 0,00 0 0,00 0 --
AREA DEGLI OPERATORI Master di II livello 0 0,00 0 0,00 0 --
AREA DEGLI OPERATORI Laurea magistrale 0 0,00 0 0,00 0 --
AREA DEGLI OPERATORI Laurea 0 0,00 0 0,00 0 --
AREA DEGLI OPERATORI Diploma di scuola superiore 0 0,00 1 100,00 1 0,01
AREA DEGLI OPERATORI Inferiore al Diploma superiore 9 45,00 11 55,00 20 0,28
Totale personale 2300 4746 7046
Totale % sul personale complessivo 32,22 66,49 98,71

Il personale dipendente al 31/12/2023 è composto di 7139 unità, di cui 2342 uomini (il 32,8% del totale) e 4797 donne (il 67,2% del totale). Non viene conteggiato il Sindaco.

Il personale dirigente a tempo indeterminato è composto di 82 unità, di cui 36 uomini (1,5% sul totale dei dipendenti uomini: percentuale identica a quella dell’anno precedente) e 46 donne (0,95% sul totale delle dipendenti: in aumento dello 0,15% rispetto al 2022).

Il personale dirigente a tempo determinato è composto di 5 uomini (0,2% sul totale dei dipendenti uomini) e 3 donne (0,06% sul totale delle dipendenti).

Per quanto riguarda le categorie apicali, intese come funzionarie e funzionari in Elevata Qualificazione e in fascia D, su un totale di 2.342 dipendenti uomini, il 9,6% (0,2% in meno rispetto all’anno precedente), sono in Elevata Qualificazione (225) e il 25,7% (603) è inquadrato come funzionario di fascia D (2,3% in più dell’anno precedente).

Fra le dipendenti, su un totale di popolazione femminile di 4797 unità, le funzionarie in Elevata Qualificazione ammontano al 5,2% (250, in percentuale identica all’anno precedente), in fascia D al 20,9% (1003, in aumento del 3,7% rispetto all’anno precedente).

E’ evidente  come la disparità a favore degli uomini – non in valori assoluti, ma con riferimento alla propria popolazione di genere – permanga anche nelle categorie apicali con un gap di percentuale quasi doppio per le Elevate Qualificazioni e pari ad 1/5 di vantaggio per la fascia funzionari/e in fascia D.

Per quanto riguarda la distribuzione del personale nelle qualifiche funzionali, si nota una netta prevalenza di donne (categoria C) e fascia bassa (categoria B). Infatti, considerando le percentuali di uomini e donne dipendenti della Città, in categoria C è collocato il 55,2% delle donne (2665), contro il 48,1% (1127) degli uomini. Ancora presente il divario di genere a favore degli uomini – considerando le categorie C e B come le più svantaggiate da un punto di vista remunerativo e mansionale – nella Categoria B, in cui è collocato il 16,7% delle donne (803), contro il 13,7% degli uomini (322).

Rispetto all’età dei/delle dipendenti comunali, emerge che quasi la metà, il 43% del totale (con una diminuzione del 5%, rispetto all’anno precedente), si colloca nella fascia di età ricompresa tra i 51 ed i 60 anni di età (3097 unità). Il 22,9%, con un aumento del 1,9% rispetto al 2022);1637 unità) ha più di 60 anni di età, quasi la stessa percentuale (21,7%,del 2022) della fascia d’età ricompresa tra i 41 ed i 50 anni (1550 unità).

Pertanto, poco meno di nove persone su dieci (87,6%) ha un’età superiore ai 40 anni.

Una percentuale trascurabile (2,8%)  pur se in aumento di 0,9% rispetto all’anno precedente  ha un’età inferiore agli anni 30 (206 unità), con pari rappresentanza di uomini e donne.

Tabella 1.4

Dalla tabella viene evidenziato che la maggior parte del personale è in servizio da oltre 10 anni; nello specifico si rileva il 78.26% di donne ed il 76.04% di uomini, un dato in calo di circa l’ 8% rispetto all’anno precedente.

Il minor numero di dipendenti continua ad essere quello con un’anzianità di servizio compresa tra i 3 e i 5 anni.

Tabelle 1.6 e 1.7

La dirigenza della Città di Torino costituisce il 1.28 % del personale totale dell’Ente (7138 dipendenti) con i suoi 92 componenti totali di cui il 0.57% composto da uomini (41 dirigenti uomini) e il 0.71% composto da donne (51 dirigenti donne).

In relazione però, al numero di dipendenti donne dell’Ente (pari a 4797 unità corrispondente al 67,2 %) 

Tutta la dirigenza del Comune di Torino è in possesso almeno di laurea magistrale e, 23 uomini su 41 e 35 donne su 51 sono in possesso di un master. Infine, 1 donna su 51 e nessun uomo ha conseguito un dottorato di ricerca.

La dirigenza di livello generale consta di 2 componenti, entrambe donne, da computare nel numero complessivo dei 92 dirigenti del Comune.

Tra le Elevate qualificazioni (in totale 475 dipendenti di cui 225 uomini e 250 donne), hanno conseguito la laurea magistrale 95 uomini (il 42.99 % degli uomini titolari di E.Q.) e 126 donne ( 57.01% delle donne titolari di E.Q.). Con    riferimento al conseguimento del solo diploma di scuola secondaria di secondo grado, ne sono in possesso 73 uomini (il 56.59 % delle P.O. maschili) e 56 donne (il 43.41% delle E.Q. femminili).

Tra i/le funzionari/e ex categoria D (in totale 1635 dipendenti di cui 1016 donne e 619 uomini), hanno conseguito una laurea magistrale 207 uomini (il 34,97% dei funzionari) e 385 donne (il 65,03% delle funzionarie); sono in possesso della laurea triennale 81 uomini (il 22,13% dei funzionari) e 285 donne (il 77,87% delle funzionarie); non sono andati/e oltre il conseguimento del diploma di scuola secondaria di secondo grado 275 uomini (il 49,19% dei funzionari) e 284 donne (il 50,81% delle funzionarie).

Relativamente alla categoria  “Istruttori” ex categoria C (per un totale di 3792 dipendenti di cui 1127 uomini e 2665 donne) vi sono 2489 diplomati (titolo di studio minimo necessario) di cui 797 uomini pari al 32% e 1692 donne pari al 68%; i dipendenti con un titolo di studio superiore a quello richiesto sono in totale 926 di cui 266 uomini pari al 28.2% e 660 donne pari al 71.3%; pertanto attualmente il Comune dispone del 13% dei dipendenti “istruttori” potenzialmente idonei/e ad accedere alla fascia superiore con una prevalenza di donne in questa condizione. 

La categoria “collaboratori” ex categoria B sono in totale 1125 di cui 803 donne e 322 uomini; la maggior parte di questi dipendenti è in possesso di titolo di studio inferiore al diploma per un totale di 782 di cui 209 uomini e 573 donne, mentre 96 uomini e 202 donne sono in possesso di diploma per un totale di 298 dipendenti.

Un numero statisticamente irrilevante di dipendenti appartiene ancora alla categoria A (9 uomini e 12 donne).

 

 

Sezione 2 - Conciliazione vita/lavoro

2.1 Flessibilità oraria, Telelavoro, lavoro agile, part-time
Ripartizione del personale per genere, età e tipo di presenza
Uomini Donne
Tipo presenza < 30 da 31 a 40 da 41 a 50 da 51 a 60 > 60 Totale Totale % (1) % di genere (2) < 30 da 31 a 40 da 41 a 50 da 51 a 60 > 60 Totale Totale % (1) % di genere (3)
Tempo Pieno 101 229 454 890 556 2230 33,88 95,26 101 403 956 1922 971 4353 66,12 90,74
Part Time ≤50% 1 4 16 13 8 42 42,42 1,79 0 0 10 28 19 57 57,58 1,19
Part Time >50% 1 3 20 33 12 69 15,13 2,95 2 10 93 211 71 387 84,87 8,07
Totale 103 236 490 936 576 2341 103 413 1059 2161 1061 4797
Totale % 1,44 3,31 6,86 13,11 8,07 32,80 1,44 5,79 14,84 30,27 14,86 67,20
Fruizione delle misure di conciliazione per genere ed età
Uomini Donne
Tipo misura conciliazione < 30 da 31 a 40 da 41 a 50 da 51 a 60 > 60 Totale Totale % (1) % di genere (2) < 30 da 31 a 40 da 41 a 50 da 51 a 60 > 60 Totale Totale % (1) % di genere (3)
Personale che fruisce di part time a richiesta 2 7 36 46 20 111 20,00 14,05 2 10 103 239 90 444 80,00 18,35
Personale che fruisce di telelavoro 0 0 2 2 1 5 13,89 0,63 0 1 8 14 8 31 86,11 1,28
Personale che fruisce del lavoro agile 19 54 198 255 148 674 25,74 85,32 40 126 467 895 417 1945 74,26 80,37
Totale 21 61 236 303 169 790 42 137 578 1148 515 2420
Totale % 0,65 1,90 7,35 9,44 5,26 24,61 1,31 4,27 18,01 35,76 16,04 75,39

Tabella 1.9 

Part time a richiesta, telelavoro e lavoro agile

Per ragioni culturali in Italia sono in prevalenza le donne ad occuparsi del lavoro domestico e del lavoro di cura rivolto a minori, disabili ed anziani. Ciò trova riscontro nella Tabella 1.9, relativa al personale del Comune di Torino che usufruisce del Part Time a richiesta, del Telelavoro e del Lavoro Agile, in cui viene evidenziato che sono prevalentemente le lavoratrici dell’Ente che fruiscono delle misure di conciliazione.

Part time a richiesta

Considerando il lavoro a tempo parziale (c.d. Part-Time) le donne che ne usufruiscono sono 444 su 4797 (pari al 9,26% circa sul totale delle dipendenti comunali) contro i 111 su 2342 degli uomini (pari al 4,74% sul totale dei dipendenti comunali).

Considerato invece il numero di persone che usufruiscono del part time, pari a 555, i 111 lavoratori costituiscono il 20% rispetto alle 444 lavoratrici che costituiscono l’80%.

Telelavoro

Relativamente al Telelavoro, le donne che ne usufruiscono sono 31 su 4797 (pari allo 0,65% sul totale delle donne) contro i 5 su 2342 degli uomini (pari allo 0,21% sul totale degli uomini).

Lavoro agile

Nel corso dell’anno 2022 il numero di persone che hanno usufruito del lavoro agile sono aumentate rispetto all’anno 2021, infatti le donne che ne hanno usufruito sono state 1955 (erano 1311 nell’anno 2021) su 4882 (pari al 40%, sul totale delle dipendenti dell’Ente), contro i 651 (erano 411 nell’anno 2021) su 2.354 degli uomini (pari al 27,7% sul totale degli uomini dipendenti dell’Ente).

Nell’anno 2023 invece il numero di personale che ha usufruito del lavoro agile non è variato di molto rispetto all’anno 2022, infatti le lavoratrici sono state 1945 su 4797 (pari a circa 40,55%), mentre i lavoratori sono stati 674 su 2342 (pari al 28,78%).

Altre forme di conciliazione. Non sono state previste altre forme di conciliazione

Conclusioni

Quale sintesi di quanto sopra esposto, relativamente al personale del Comune di Torino è corretto affermare che vi è una netta differenza tra i generi nella richiesta e fruizione di una qualche misura di conciliazione lavoro/vita extra lavorativa.

Infine, per quanto riguarda l’età anagrafica del personale dipendente del Comune di Torino, la fascia che usufruisce maggiormente delle misure di conciliazione è quella ricompresa tra i 51 e i 60 anni, peraltro la più rappresentata dell'Ente. E’ appena il caso di rammentare come sia proprio in questa fascia d’età che il lavoro di cura rivolto ad anziani non più autosufficienti impegna maggiormente le persone che ancora permangono nel mondo del lavoro.

 

Tabella 1.2 

Considerando i dati aggregati per età risulta che:

fra gli uomini, il 95,2% ha una tipologia di contratto a tempo pieno, il 2,9% ha un part-time con orario superiore al 50% e l’1,7 dei dipendenti uomini con orario inferiore o pari al 50%;

fra le donne, il 90,7% ha un contratto a tempo pieno, l’8,07% ha un part-time con orario superiore al 50%, mentre l’1,19% ha un part-time con orario di lavoro inferiore o pari al 50%.

In linea di massima, i dati confermano una consolidata lettura del ricorso al part-time come strumento improprio di conciliazione tempi di vita e di lavoro, che porta a scelte familiari che frequentemente tendono a fare sì che siano il reddito e la carriera della donna ad essere sacrificati sulla base di due presupposti:

a) una tradizione culturale fortemente radicata, che pone a carico delle donne il lavoro di cura;

b) un reddito tendenzialmente più elevato da parte dell’uomo, rispetto alla donna, anche a parità di impiego, in ipotesi a causa di maggiore propensione alla carriera lavorativa e a svolgere lavoro in orario straordinario.

 

 

2.2 Congedi parentali e permessi L. 104/1992
Fruizione dei congedi parentali e permessi l.104/1992 per genere
Uomini Donne Totale
Tipo permesso Valori assoluti % (1) Valori assoluti % (1) Valori assoluti % (2)
Numero permessi giornalieri L.104/1992 fruiti 4852 25,23 14379 74,77 19231 28,85
Numero permessi orari L.104/1992 (n.ore) fruiti 10479 26,91 28458 73,09 38937 58,42
Numero permessi giornalieri per congedi parentali fruiti 816 9,86 7459 90,14 8275 12,42
Numero permessi orari per congedi parentali fruiti 44 21,05 165 78,95 209 0,31
Totale permessi 16191 24,29 50461 75,71 66652

Tabella 1.10 

Per tutte le tipologie di permessi fruiti, vi è uno sbilanciamento – sia come valori assoluti, che come percentuali riferite alla popolazione del genere di appartenenza – tra uomini e donne, con maggiore utilizzo di tali istituti da parte delle dipendenti comunali.

Nel dettaglio:

·       PERMESSI GIORNALIERI L.104/1992 in numero di 19231 nel totale, di cui 4852 usufruiti dal personale maschile (25,23%) e 14379 usufruiti dal personale femminile (7477%); rapportando tali valori assoluti alle popolazioni di genere – rispettivamente 2342 uomini e 4797 donne – nel 2023, in media, ogni uomo dell’Ente ha usufruito di 2,07 permessi giornalieri ed ogni donna ha usufruito di 3,00 permessi giornalieri L. 104/1992.

·        PERMESSI ORARI L.104/1992 in numero di 38937 ore nel totale, di cui 10479 ore usufruite dagli uomini (26,91%) e 28458 ore usufruite dalle donne (73,09%); rapportando tali valori assoluti alle popolazioni di genere – rispettivamente 2342 uomini e 4797 donne, nel 2023, in media, ogni uomo dell’Ente ha usufruito di 4,47 ore di permesso ed ogni donna dell’Ente ha usufruito di 5,93 ore di permesso L. 104/1992.

·        PERMESSI GIORNALIERI PER CONGEDI PARENTALI fruiti per un totale di 8275 giorni, di cui 816 giorni usufruiti dagli uomini (9,86%) e 7459 usufruiti dalle donne (90,14%); con riferimento alle popolazioni di genere – rispettivamente 2342 uomini e 4797 donne, nel 2023, in media, ogni uomo dell’Ente ha usufruito di 0,35 permessi giornalieri ed ogni donna dell’Ente di 1,55 permessi giornalieri per congedi parentali (oltre quattro volte il valore dei colleghi uomini).

·        PERMESSI ORARI PER CONGEDI PARENTALI fruiti per un totale di 209 permessi a ore, di cui 44 permessi fruiti dagli uomini (21,05%) e 165 permessi fruiti dalle donne (78,95%) dell’Ente; rapportando tali valori assoluti alle popolazioni di genere – rispettivamente 2342 uomini e 4797 donne, nel 2023, in media, ogni uomo dell’Ente ha usufruito di 0,22 permessi ed ogni donna dell’Ente ha usufruito di 0,03 permessi per congedi parentali.

 

2.3 In quali di questi ambiti ritiene necessario incrementare politiche di intervento?
  • Congedi parentali
  • Flessibilità oraria
  • Smart working

Sezione 3 - Parità/Pari opportunià

3. a) Piano Triennale Azioni Positive
2.1 Descrizione delle iniziative di promozione, sensibilizzazione e diffusione della cultura della pari opportunità, valorizzazione delle differenze e sulla conciliazione vita lavoro previste dal Piano Triennale di Azioni Positive nell’anno precedente
L’Amministrazione ha provveduto a redigere il Bilancio di genere?:
No

Gli obiettivi ed i relativi indicatori sono stati declinati per ciascun anno di riferimento sulla base delle indicazioni della programmazione economica - finanziaria e delle performance dell’Ente, come richiesto dagli strumenti di programmazione. Tale programmazione potrà essere oggetto di revisione annuale “a scorrimento”, in relazione ai mutamenti organizzativi intervenuti e al grado di progressiva realizzazione degli obiettivi programmati.

Nella declinazione degli obiettivi del presente PAP 2024 -2026, considerate le trasformazioni sociali e normative in atto indotte anche dalla crisi pandemica, si pone l’attenzione in modo particolare e prioritario alla tematica del benessere organizzativo e della flessibilità dei ruoli professionali, come risposta all’invecchiamento della popolazione lavorativa già affrontato precedentemente

Coerentemente con la normativa comunitaria e nazionale che indica la promozione dell’uguaglianza di genere, della parità e delle pari opportunità a tutti i livelli di governo, tale proposta, in continuità con il precedente Piano di Azioni Positive triennio 2023 – 2025, conferma l’attenzione ai temi della conciliazione tempi di vita e di lavoro, del contrasto alle discriminazioni e alla violenza di genere, della promozione della cultura di genere e della valorizzazione delle differenze, ponendo una particolare attenzione al benessere lavorativo, così come esorta la recente normativa sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e la Convenzione europea ILO n. 190 del 2019 sull'eliminazione della violenza e delle molestie nel mondo del lavoro ratificata in Italia il 29 Ottobre 2021.

La Convenzione richiede agli Stati membri di adottare, in consultazione con le organizzazioni imprenditoriali e sindacali, un approccio inclusivo e sensibile al genere per prevenire e contrastare la violenza e le molestie, attraverso azioni di prevenzione, protezione e applicazione delle norme, oltre a interventi di assistenza, informazione e formazione.

L’invecchiamento della popolazione lavorativa ed alcuni fenomeni sociali in atto, necessitano una riorganizzazione del lavoro che tenga conto delle fragilità e delle difficoltà che questo comporta. L’inserimento di nuovo personale attraverso i concorsi espletati negli ultimi anni, pone in modo più pregnante il tema del passaggio di informazioni intergenerazionali e della valorizzazione delle competenze interne.

Per raggiungere gli obiettivi contenuti nel P.A.P. ci si propone, innanzitutto, un cambiamento organizzativo sia nei confronti del personale che delle strutture dell’Ente, e non solo misure ed azioni specifiche. A tal fine, con la predisposizione del nuovo Piano, si è inteso elaborare una strategia di sensibilizzazione e conoscenza sulle tematiche di pari opportunità, di contrasto alle discriminazioni e di benessere dei luoghi di lavoro, in particolare con l’obiettivo di conoscere e combattere lo stress lavoro – correlato, così come dettato dall’ Accordo europeo sullo stress del 2004.

Le azioni proposte nel presente Piano sono state individuate tenendo conto della situazione del Personale dell’Ente attraverso la lettura e il commento delle tabelle disaggregate per genere, inviate ogni anno dai diversi settori interni in occasione dell’elaborazione della Relazione annuale che il Comitato Unico di Garanzia deve produrre, entro il 30 marzo di ogni anno.

3. b) Fruizione per genere della formazione
Fruizione della formazione suddiviso per genere, livello ed età
Uomini Donne
Tipo formazione < 30 da 31 a 40 da 41 a 50 da 51 a 60 > 60 Totale Totale % (1) % di genere (2) < 30 da 31 a 40 da 41 a 50 da 51 a 60 > 60 Totale Totale % (1) % di genere (3)
Obbligatoria (sicurezza) 641 296 181 246 279 1643 52,18 27,27 587 271 166 226 256 1506 47,82 15,96
Aggiornamento professionale 74 276 639 1248 1020 3257 39,38 54,05 113 426 984 1920 1570 5013 60,62 53,12
Competenze manageriali/Relazionali 17 63 145 283 230 738 30,83 12,25 37 141 325 635 518 1656 69,17 17,55
Tematiche CUG 4 17 38 75 61 195 27,08 3,24 12 45 103 201 164 525 72,92 5,56
Violenza di genere 0 1 3 7 6 17 5,88 0,28 6 23 53 104 86 272 94,12 2,88
Linguistica 4 15 35 67 55 176 27,46 2,92 11 40 91 177 146 465 72,54 4,93
Totale ore 740 668 1041 1926 1651 6026 766 946 1722 3263 2740 9437
Totale ore % 4,79 4,32 6,73 12,46 10,68 38,97 4,95 6,12 11,14 21,10 17,72 61,03
3. c) Bilancio di genere dell’Amministrazione?:
No

Tabella 1.11 

Considerando che le lavoratrici sono 4797 (67%) e i lavoratori sono 2342 (33%) su un totale di 7139 dipendenti dell’Ente, ci si aspetterebbe che le percentuali delle e dei partecipanti ai corsi di formazione promossi dall’Ente dovrebbero essere le medesime o con differenze minime e trascurabili, con riferimento alle diverse materie trattate.

Tralasciando la suddivisione per fasce d’età – per brevità d’esposizione – si consideri la fruizione della formazione con attenzione al genere dei discenti e alle materie:

 Formazione (obbligatoria) in materia di SICUREZZA – sono state formate 3149 persone di cui 1643 uomini (52,18%) e 1506 donne (47,82%).

AGGIORNAMENTO PROFESSIONALE – sono state formate 8270 persone, di cui 3257 uomini (39,38%) e 5013 donne (60,62%).

Formazione in materia di COMPETENZE MANAGERIALI/RELAZIONALI – sono state formate 2394 persone di cui 738 uomini (30,83%) e 1656 donne (69,17%).

Formazione in materia di TEMATICHE C.U.G. (Comitato Unico di Garanzia) – sono state formate 720 persone di cui 195 uomini (27,08%) e 525 donne (72,92%).

Formazione in materia di VIOLENZA DI GENERE – sono state formate 289 persone di cui 17 uomini (5,88%) e 272 donne (94,12%).

Formazione LINGUISTICA – sono state formate 641 persone di cui 176 uomini (38,97%) e 465 donne (61.03%)

 

Da quanto sopra esposto si evince che in media le percentuali risultano rispettate ad eccezione della sicurezza sul lavoro che ha riguardato più o meno la stessa percentuale tra uomini e donne e le tematiche di violenza di genere dove c’è un picco di discenti donne rispetto ai discenti uomini.

Il dato che riguarda chi fruisce della formazione sulla violenza di genere ci conferma che viene ancora vissuta come una problematica  delle donne e non come una violazione dei diritti umani e una discriminazione contro le donne, come recita la Convenzione di Istanbul ratificata dall’Itala con la Legge n. 77 del 27/6/2013.

 

 

3. d) Composizione per genere delle commissioni di concorso
Composizione di genere delle commissioni di concorso
Uomini Donne Totale
Commissione Valori assoluti % (1) Valori assoluti % (1) Valori assoluti % (2) Presidente
Resp. Amministrativo - SP 13/22 Comm. A 2 66,67 1 33,33 3 5,00 Donna
Resp. Amministrativo - SP 13/22 Comm. B 2 66,67 1 33,33 3 5,00 Uomo
Funzionario Pedagogico - SP 01/23 1 33,33 2 66,67 3 5,00 Uomo
Funzionario Pedagogico - SP 01/23 Comm. A 0 0,00 3 100,00 3 5,00 Donna
Funzionario Pedagogico - SP 01/23 Comm. B 1 33,33 2 66,67 3 5,00 Uomo
Coordinatore Pedagogico - SP 02/23 1 33,33 2 66,67 3 5,00 Uomo
Dirigente Polizia Locale - SP 03/23 2 66,67 1 33,33 3 5,00 Uomo
Responsabile Tecnico - SP 04/23 1 33,33 2 66,67 3 5,00 Uomo
Junior Project Manager - SP 05/23 2 66,67 1 33,33 3 5,00 Uomo
Istruttore Amministrativo - SP 06/23 2 66,67 1 33,33 3 5,00 Uomo
Istruttore Amministrativo - SP 06/23 Comm. A 2 66,67 1 33,33 3 5,00 Uomo
Istruttore Amministrativo - SP 06/23 Comm. B 2 66,67 1 33,33 3 5,00 Donna
Istruttore Amministrativo - SP 06/23 Comm. C 2 66,67 1 33,33 3 5,00 Uomo
Dirigente Tecnico - SP 07/23 1 33,33 2 66,67 3 5,00 Donna
Responsabile Biblioteche - SP 08/23 2 66,67 1 33,33 3 5,00 Donna
Ass. Serv. Gen. cat. protette - SP 09/23 1 33,33 2 66,67 3 5,00 Donna
Dirig. Grandi Opere art. 110 - SP 10/23 1 33,33 2 66,67 3 5,00 Donna
Dirig. Tecnico - SP MOB. 01/23 1 33,33 2 66,67 3 5,00 Donna
Agente Polizia Locale - SP MOB 02/23 2 66,67 1 33,33 3 5,00 Uomo
Addetto Ufficio Stampa - SP MOB 03/23 0 0,00 3 100,00 3 5,00 Donna
Totale personale 28 32 60
Totale % sul personale complessivo 0,39 0,45 0,84

Tabella 1.8 

La tabella che riassume la composizione di genere nelle Commissioni giudicatrici vede il rispetto della normativa che prevede la presenza di 1/3 di donne nelle Commissioni di Concorso (cfr. art. 57, comma 1, lett. a), Decreto Legislativo 165/01 e art. 16, comma 2, Regolamento Assunzioni della Città).

Si rammenta come i provvedimenti di nomina debbano obbligatoriamente essere trasmessi in copia al Comitato Unico di Garanzia, ai sensi e per effetto dell’art. 17, comma 2, del medesimo Regolamento municipale dalla Segreteria della Commissione giudicatrice.

Relativamente alla Tabella presa in esame, emerge che le Commissioni di Concorso sono state composte da n. 28 uomini (46,67%) e n. 32 donne (53,33%).

3. e) Differenziali retributivi uomo/donna
Divario economico, media delle retribuzioni omnicomprensive per il personale a tempo pieno, suddivise per genere nei livelli di inquadramento
Inquadramento Retribuzione netta media Uomini Retribuzione netta media Donne Divario economico Divario economico %
segretaria generale 0,00 143001,00 € 143001,00 100,00
direttrice generale 0,00 205000,00 € 205000,00 100,00
Collaboratori staff a T.D. art. 90 TUEL 33942,00 37978,70 € 4036,70 10,63
Dirigenti a T. IND. 119170,00 112205,00 € -6965,00 -6,21
Dirigenti a T.D. art. 110 c.1 e 2 TUEL 102820,00 97980,00 € -4840,00 -4,94
Elevata Qualificazione 48417,30 47191,00 € -1226,30 -2,60
Area dei Funzionari ed Elevata Qualificazione 32788,50 29753,60 € -3034,90 -10,20
Area degli istruttori 31619,10 30833,30 € -785,80 -2,55
Area degli Operatori esperti 26931,30 25805,80 € -1125,50 -4,36
AREA DEGLI OPERATORI 18582,00 22600,80 € 4018,80 17,78

Tabella 1.5 

Il divario retributivo di genere Gender Pay Gap" o "Gender Salary Gap" è la differenza tra il salario annuale medio percepito da donne e uomini.

Questa stima tiene conto dei tre principali svantaggi affrontati dalle donne, ossia:

-  retribuzione oraria inferiore;

-  meno ore di lavoro retribuito;

-  minore tasso di occupazione (ad esempio a causa di interruzioni di carriera per prendersi cura di figli o familiari).

Quando si parla di "Gender Pay Gap”  si intende la differenza tra la retribuzione degli uomini e donne, a parità di ruolo e di mansione.

E' un indice, dunque, che misura la discriminazione salariale di genere

Esistono due tipi di Gender Pay Gap: il cosiddetto Gpg "grezzo", ovvero quello basato sulla differenza media della retribuzione lorda oraria (al lordo di tassazione e contribuzione per il lavoratore/lavoratrice), e il Gpg “complessivo”, che invece prende in considerazione, oltre al salario orario, anche il numero medio mensile delle ore retribuite ed il tasso di occupazione femminile.

Le differenze nelle retribuzioni di uomini e donne devono essere interpretate come il risultato di un confronto tra due popolazioni di lavoratori con caratteristiche diverse.

Uomini e donne non svolgono gli stessi lavori, non sono occupati/e negli stessi settori, hanno diverse progressioni di carriera, non hanno le stesse caratteristiche personali (età, anzianità sul lavoro, istruzione). Inoltre, le donne tendono ad essere concentrate nei servizi alla persona e nelle occupazioni (insegnanti, impiegati) caratterizzate da bassi livelli retributivi.

Infine, le donne incontrano maggiori difficoltà nelle progressioni di carriera.

Il divario retributivo fra i generi mostra quanto venga considerato il lavoro femminile, rivelando discriminazioni di genere e separazioni nel mondo del lavoro ed evidenzia:

-  la concentrazione delle donne nel lavoro part time, in alcune specifiche professioni;

- la distribuzione diseguale, rispetto al genere maschile, delle responsabilità domestiche, ambito in cui le donne si caricano della maggioranza dei lavori domestici;

-  la maggiore probabilità per le donne di sospendere il proprio percorso professionale per occuparsi della prole e della famiglia

Rispetto alle diverse categorie di inquadramento, considerando soggetti direttamente dipendenti del Comune di Torino con contratto a tempo indeterminato (indipendentemente se a tempo parziale o a tempo pieno), si individua una retribuzione netta media più favorevole nei confronti dei dipendenti uomini rispetto alle dipendenti donne, relativamente alle seguenti fasce di inquadramento:

·      Dirigenti a Tempo Indeterminato (con un gap di genere di circa 6.965,34 rispetto ai 9.500 euro dell’anno precedente);

·      Elevata Qualificazione (gap di genere di circa 1.226,27 );

·      Area dei Funzionari – ex. categoria D (gap di circa 3.034,87  rispetto ai 4.700 euro dell’anno precedente);

·      Area degli Istruttori – ex categoria C (gap di circa 785,82 euro rispetto ai 1.500, dell’anno precedente )

·     Area degli Operatori Esperti (gap di circa 1.125,00 euro)

La retribuzione netta media risulta invece più favorevole per le donne, solamente a due categorie particolari e anche relativamente poco numerose:

·  Collaboratrici a Tempo Determinato art. 90 T.U.E.L. – altrimenti definito come personale a supporto degli organi di direzione politica – (gap di genere di circa 4.036,00 euro);

·   Area degli Operatori  - ex categoria A (gap di circa 4.000,00).

Vengono inoltre ricoperti da donne due ruoli di rilievo quali la Direttrice Generale e la Segretaria Generale.

Si conferma dunque il permanere rispetto all’anno precedente di una retribuzione netta media a favore degli uomini, ma dall’analisi dei dati si riscontra una leggera riduzione del gap laddove questo ancora persiste.

 

Sezione 4 - Benessere personale

4.1 Nella tua amministrazione sono state effettuate indagini riguardo a: benessere organizzativo con la valutazione dello stress lavoro correlato e la valutazione dei rischi in ottica di genere?:
No
4.2 Nella sua organizzazione esistono
Circoli d’ascolto organizzativo:
No
Sportelli d’ascolto:
Sportelli di counselling:
Codici etici:
Codici di condotta:
Codici di comportamento:

La Città ha realizzato diverse iniziative tra le quali: l'adozione del Codice di Comportamento per la tutela della dignità delle lavoratrici e dei lavoratori, per la prevenzione e il contrasto alle molestie, al mobbing e a ogni forma di discriminazione; r4elaizzazione di Campagne mirate alla sensibilizzazione/formazione ad esempio in occasione della Giornata >Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne  - Campagna "Posto Occupato"

 

4.4 Laddove rilevate, descrivere situazioni di discriminazione/mobbing e indicare gli interventi messi in campo per la loro rimozione

Le situazioni di discriminazioni, mobbing e molestie sono state affrontate dalla Consigliera di Fiducia.

Seconda Parte – L’azione del Comitato Unico di Garanzia

Operatività

Modalità di nomina del CUG:
interpello rivolto a tutto il personale
Tipologia di atto:
deliberazione del Direttore Generale
Data:
18/10/2021
Organo sottoscrittore:
direzione generale
Eventuale dotazione di budget annuale ai sensi dell’art. 57 del d.lgs. 165/2001:
Dotazione euro:
3000,00
Interventi realizzati a costo zero:
Interventi realizzati a costo zero con specificazione degli argomenti oggetto di formazione:
Formazione sulla normativa dei CUG, sugli strumenti di tutela dell'ente e sulle pari opportunità
Formazione sullo stress lavoro correlato
Formazione sulla violenza di genere
Esiste una sede fisica del cug?:
Esiste una sede virtuale?:
Sede virtuale :
intacom aziendale e portale Irma
Esiste Normativa/circolari che regolamentano i rapporti tra amministrazione e CUG:
No
Quante volte l'anno si riunisce il cug:
5
Il cug si avvale di collaborazioni esterne?:
Tipologia personale consulenziale esterno:
Consigliera di fiducia
Figure professionali esperte
Istituzione sportello di ascolto

Attività

Quali tra queste azioni ha promosso il cug nel corso dell’anno?
  • Azioni atte a favorire condizioni di benessere lavorativo
  • Azioni positive, interventi e progetti, quali indagini di clima, codici etici e di condotta, idonei a prevenire o rimuovere situazioni di discriminazioni o violenze sessuali, morali o psicologiche - mobbing - nell’amministrazione pubblica di appartenenza
Su quali di questi temi il Cug ha formulato pareri nel corso dell’ultimo anno?
  • Piani di formazione del personale
  • Commissioni concorso e POLA
L’Amministrazione ne ha tenuto conto? :
Sì, del tutto
Nel corso dell'ultimo anno in quali di questi ambiti sono state state condotte azioni di verifica?
  • Sugli esiti delle azioni di promozione del benessere organizzativo e prevenzione del disagio lavorativo
  • Sullo stato di attuazione del Piano triennale di azioni positive con focus sui risultati conseguiti, sui progetti e sulle buone pratiche in materia di pari opportunità
  • Sull’assenza di ogni forma di discriminazione, diretta e indiretta, relativa al genere, all’età nell’accesso, nel trattamento e nelle condizioni di lavoro, nella formazione professionale, promozione negli avanzamenti di carriera e sicurezza del lavoro
  • Sugli esiti delle azioni di contrasto alle violenze morali e psicologiche nei luoghi di lavoro – mobbing